Nintendo sta perdendo colpi | Le azioni colano a picco per una scelta scellerata

Nintendo ha annunciato a tutti di aver preso una decisione e le azioni della società stanno diventando roba che scotta. Che succede?

Ai tempi di Iwatasan Nintendo era una specie di macchina da guerra con un’anima. Sono per esempio stati fatti riemergere alcuni brandelli delle dichiarazioni dello storico presidente riguardo la gestione dei momenti di crisi.

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Aspetteremo ancora per Switch 2 – games.it

Momenti che non dovrebbero mai contemplare ripercussioni sui lavoratori. Più di recente forse qualcuno avrebbe voluto qualche altra perla di saggezza per ammortizzare le ripercussioni che un’altra decisione sta avendo a livello societario. Le azioni sono calate considerevolmente. Per Nintendo la decisione sembra aver aperto la strada ad una spirale discendente pericolosa.

Difficile immaginare che la grande N possa entrare formalmente in crisi ma di certo c’è qualcosa che andrà rivisto. A ben guardare però non è colpa di Nintendo né delle sue decisioni strategiche.

Nintendo ritarda e perde, le reazioni inconsulte dal web

Quello che sappiamo è che la società della grande N ha deciso di posticipare l’uscita di Nintendo Switch 2 a un periodo successivo alla fine di quest’anno. Non ci sarà quindi sugli scaffali per Natale nessuna nuova console. Insieme alla nuova console sono spinti verso il 2025 anche i nuovi giochi che la dovrebbero accompagnare e mostrarne tutta la potenza in azione.

nintendo switch gioco
I rumor hanno rovinato le azioni Nintendo – games.it

Niente di strano e niente di male. Se non fosse che c’eravamo tutti erroneamente convinti che, invece, sotto l’albero di Natale di questo 2024 avremmo trovato proprio il successore della console diventata, secondo tanti analisti e tanti esperti, fin troppo anziana. Ma per Nintendo non è ancora abbastanza vecchia da non sopravvivere a un altro Natale. I rumor che però si erano moltiplicati e che davano la nuova console portatile in arrivo quest’anno avevano convinto tanti ad investire proprio sul colosso giapponese pompandone quindi il valore azionario.

Adesso che invece Nintendo, con la sua serafica tranquillità, annuncia che la console e i giochi annessi si spostano pubblicamente verso marzo 2025, i rumor si sono dissipati rivelandosi per quello che erano: dei rumor. Quello che però abbiamo visto è un altro esempio di come, quando le voci di corridoio vengono prese con troppa attenzione, si trasformano in un problema globale.

E questo ci porta anche a riflettere su quello che è accaduto di recente a Microsoft quando tanti, soprattutto sul social di Elon Musk, davano Xbox come ormai defunta perché Phil Spencer e gli altri grandi avevano deciso di portare qualche videogioco sulle altre piattaforme. L’entità del fantasma che anche in questo caso si stava creando online se poi ridotto a un minuscolo Casper privo di fondamento. Quello che possiamo imparare, sia dalla situazione in cui si trova Nintendo sia dalla reazione dei capi di Xbox, è che i rumor rimangono rumor perché altrimenti si chiamerebbero notizie. Gossip con cui immaginare un futuro diverso ma pur sempre gossip.

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