È montata in un attimo la polemica dopo che il futuro di Hogwarts Legacy è stato svelato con un annuncio che non è un pesce d’aprile.
Per quanto sia stato contornato da polemiche, Hogwarts Legacy è stato un successo clamoroso. Una esperienza single player che ha portato nelle casse di Warner Bros una quantità incalcolabile di denaro.
![hogwarts legacy 2 rischia di essere un gaas](https://www.games.it/wp-content/uploads/2024/03/hogwarts-legacy-sala-candele-732024-games.it_.jpg)
In una situazione in cui sembra proprio che il maghetto sia più vicino a Re Mida di quanto non si direbbe, Warner Bros Gaming sotto forma del suo direttore JB Perrette sembra però guardare la situazione da un punto di vista che non è opposto a quello di tanti giocatori e di tanti altri esperti del settore ma lontano anni luce dalla realtà.
L’occasione è stata l’evento Morgan Stanley in cui, per esempio, abbiamo scoperto che dentro Disney i prodotti Marvel che ci sono stati propinati ultimamente non hanno funzionato non perché noi non siamo stati capaci di apprezzarli ma perché erano brutti. Ma se Disney sembra aver letto i memo, Warner Bros Gaming sembra averli usati per fare canestro nel cestino.
Hogwarts Legacy 2 si farà ma molto probabilmente non vi piacerà
Guardando ai successi dell’ultimo anno e mezzo dentro Warner Bros nella sezione Gaming, Hogwarts Legacy spicca in un deserto popolato per esempio dalle carcasse del GAAS ispirato a Suicide Squad. Un gioco che se si è portato a casa qualche merito è quello di essere diventato uno dei prodotti con il più alto numero di prese in giro online ma viste. Perché se non esiste la stanchezza da film con i supereroi forse invece la stanchezza da titoli live service in cui tutto si paga e in cui non c’è più un’esperienza da giocare in santa pace sta crescendo.
![wb gaming dopo hogwarts legacy vuole il live service](https://www.games.it/wp-content/uploads/2024/03/hogwarts-legacy-732024-games.it_.jpg)
E lo dimostra proprio il fatto che tanti titoli live service nascono e muoiono nel giro di poco, nonostante budget faraonici e dichiarazioni di intenti che sembrano quelle dei candidati alle presidenziali americane. Parlando di Suicide Squad, Perrette riconosce che il “mercato volatile” è stato la causa delle basse performance del titolo (forse non riconoscendo che più semplicemente il gioco è brutto e sciatto) ma le basse performance, le poche copie vendute e scaricate e la mancanza cronica di giocatori è stata interpretata non come un segnale di mantenersi nelle avventure single player che invece, Hogwarts Legacy in testa, hanno funzionato, ma proprio di continuare a perseguire l’idea dei live service.
Si può provare a ragionare del fatto che il gioco dedicato al maghetto sfregiato sia preso ad esempio da Perrette e in questo forse si legge quella che è la volontà di Warner Bros Gaming: non semplicemente fare GAAS a caso ma capitalizzare su Harry Potter che è stato il gioco migliore in termini di vendite dell’anno scorso. Il problema sarà far digerire a tutti quelli che non ne possono più l’idea che per godersi un altro titolo di Harry Potter occorrerà necessariamente entrare in un live service. Quello che staremo qui a vedere è cosa potrà dire Perrette o chi per lui se i fan del maghetto dovessero poi mostrare un’altra volta a Warner Bros Gaming che neanche stampigliare il facciotto del maghetto su qualunque cosa funziona come non ha funzionato infilarci i supereroi.