Uno studio finalmente svela se gli smartphone fanno male ai bambini | Ora sapete se toglierlo o no

Gli smartphone fanno male ai bambini? Questa domanda che esiste ormai da anni ha finalmente una risposta. Ecco cosa dicono gli studi.

Con gli smartphone che rappresentano ormai una parte inevitabile della nostra quotidianità, un dibattito che va avanti da anni è l’impatto che possono avere sui più giovani. In Florida non hanno dubbi a riguardo, visto che i bambini sotto i 14 hanno il divieto di accesso ai social media. Approcci meno severi ma comunque attivi sono già stati provati in Inghilterra, con l’obiettivo di ridurre l’uso dei telefoni a scuola. La domanda che nasce da tutto questo è: ma i nostri moderni telefoni fanno davvero male ai bambini?

Gli smartphone fanno male ai bambini? La risposta scientifica
Gli smartphone moderni fanno male ai bambini? Ecco la risposta degli studi – Games.it

Sul campo sono arrivati due nuovi libri di studiosi che offrono la loro prospettiva sulla situazione. Il primo libro, di Jonathan Haidt, vede la cosa in maniera molto chiara: l’uso spropositato di telefoni e social media sono un elemento chiave nel declino della salute mentale dei giovani. Secondo Haidt, dal 2010 in poi gli smartphone hanno trasformato l’infanzia completamente, coincidendo con il rilascio ufficiale di Instagram. Questo ha portato a un nuovo tipo di infanzia, permanentemente online, nel bene e nel male – soprattutto nel male, secondo lo psicologo.

Da notare che Haidt ritiene che il problema viene esteso al di fuori degli smartphone. I bambini di oggi passano troppo tempo al chiuso e lontano da “rischi”, passando dai parchi giochi alle console videoludiche. Il risultato è che i bambini non imparano più dall’esterno, risultando in un’infanzia meno felice che finisce per creare adulti incompetenti. Haidt parla chiaro: per un’infanzia “completa” i social media dovrebbero essere ristretti agli over 16 e limitare di molto il tempo passato davanti allo schermo.

Gli smartphone fanno male ai bambini? Opinioni contrastanti

L’opinione di Haidt, però, non trova sufficienti riscontri secondo altri ricercatori. Da qui arriva l’opinione dello psicologo britannico Pete Etchells, che ritiene i dati al momento disponibili insufficienti. Haidt collega direttamente l’aumento di ansia, depressione e suicidi tra gli adolescenti alla nascita dell’era degli smartphone nel 2010, ma non spiega esattamente in che modo i telefoni hanno causato il cambiamento. Etchells ha studiato a fondo gli studi dei suoi contemporanei sulla faccenda, inclusi quelli di Haidt e altri studiosi come Jean Twenge, traendo la conclusione che spesso i dati non dicono tutta la verità.

Gli studi sugli effetti degli smartphone sui bambini sono contrastanti
Secondo alcuni ricercatori gli studi attuali non sono sufficienti per stabilire se gli smartphone fanno male ai bambini – Games.it

Etchells offre un esempio pratico: nel 2019 l’università di Oxford ha concluso con uno studio che l’effetto degli schermi digitali ha un impatto negativo ma tutto sommato irrilevante. Twenge, Haidt e altri colleghi hanno poi fatto un altro studio sugli stessi dati, scoprendo che i social media hanno avuto un impatto negativo sulle donne più forte di molti alti problemi in passato, inclusi bere troppo e drogarsi. Secondo Etchells, questo è il risultato di uno studio più ristretto; la ricerca non ha davvero smentito i risultati dell’università, ma ha trovato risultati diversi semplicemente cercandoli in un posto leggermente diverso.

Etchells, che ha trovato aiuto nei videogiochi in un momento difficile della sua vita, cita poi il LiveJournal che aveva scritto nel suo periodo adolescenziale, dove parlava dei suoi problemi di depressione sperando di connettere con altre persone. La domanda è: era LiveJournal a renderlo depresso o era semplicemente una conseguenza della sua depressione? Etchells conclude invitando a riflettere sulle nostre abitudini sull’uso degli smartphone, per concludere se stanno causando problemi nella nostra vita o meno.

Due opinioni molto diverse, quindi; Haidt vede gli smartphone come la causa della depressione moderna degli adolescenti, mentre Etchells invita semplicemente a riflettere sull’uso che ne facciamo. La risposta, probabilmente, sta nel mezzo, come capita spesso in questi casi. Dare per scontato che gli smartphone siano la causa di tutti i mali è probabilmente eccessivo, ma allo stesso tempo è bene pensare all’uso che ne facciamo. La domanda che dobbiamo porci è: cosa renderebbe più felici i nostri bambini? La loro vita si estende oltre gli smartphone, ed è bene considerare tutti i fattori prima di decidere che la causa dei loro problemi deriva da lì.

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